home | noi | pubblicita | abbonamenti | rubriche | mailing list | archivio | link utili | lavora con noi | contatti

Giovedí, 22/10/2020 - 14:56

 
Menu
home
noi
video
pubblicita
abbonamenti
rubriche
mailing list
archivio
link utili
lavora con noi
contatti
Accesso Utente
Login Password
LOGIN>>

REGISTRATI!

Visualizza tutti i commenti   Scrivi il tuo commento   Invia articolo ad un amico   Stampa questo articolo
<<precedente indice successivo>>
Aprile/2007 - Osservatorio
Gli scarti delle arance producono combustibile
di Viscado Allegri



Il progetto è nato a Valencia, patria di famose arance, ed è logico che sia così, perché si tratta di creare una raffineria di bioetanolo, un combustibile ecologico prodotto dagli scarti degli agrumi.
Il bioetanolo è un carburante dalle proprietà molto simili a quelle della benzina, dotato di un alto potere energetico. Ma l’aspetto più interessante è quello della sostenibilità: prodotto in genere con gli scarti che provengono dalla lavorazione di vegetali, il suo impatto ecologico e molto più basso di quello dei derivati del petrolio.
Nella regione di Valencia 190.000 ettari di terreno sono dedicati alla coltivazione delle arance. E le fabbriche che ne spremono la polpa per ottenere succo d’arancia, producono ogni anno circa 240.000 tonnellate di residui ogni anno, dai quali si potrebbero estrarre 37.500.000 litri di bioetanolo, sufficienti a coprire il consumo di circa 550.000 veicoli.
La regione di Valencia produce ogni anno 4 milioni di tonnellate di arance, e le autorità locali stanno promuovendo investimenti privati per attivare un’altra fabbrica di spremitura che raddoppi l’attuale produzione, e per coinvolgere nell’operazione bioetanolo aziende spagnole specializzate nello sfruttamento delle energie alternative.
Attualmente in Florida, dove il nuovo combustibile è stato sperimentato per la prima volta, si producono all’anno 190.000 litri di bioetanolo, e in Svezia circolano 15.000 veicoli Ford, con motore studiato per ottenere il massimo rendimento dalla “benzina arancione”, anche se per usare il bioetanolo non è necessario cambiare i motori normali.
Secondo l’Assessorato all’Ambiente della Comunità Autonoma di Valencia, fra 6-7 anni la “svolta” del bioetanolo potrebbe essere una realtà concreta. Alla faccia del petrolio, e di tutti i problemi connessi.

<<precedente indice successivo>>
 
<< indietro

Ricerca articoli
search..>>
VAI>>
 
COLLABORATORI
 
 
SIULP
 
SILP
 
SILP
 
SILP
 
SILP
 
 
Cittadino Lex
 
Scrivi il tuo libro: Noi ti pubblichiamo!
 
 
 
 
 

 

 

 

Sito ottimizzato per browser Internet Explorer 4.0 o superiore

chi siamo | contatti | copyright | credits | privacy policy

PoliziaeDemocrazia.it é una pubblicazione di DDE Editrice P.IVA 01989701006 - dati societari