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Novembre-Dicembre/2007 - Contributi
Udine: 4 Volanti
di Franco Grando - Segr. gen. Silp-Cgil del Friuli Venezia-Giulia

Vediamo con preoccupazione il sorgere di comitati, ronde o nuclei spontanei a tutela del territorio che si pongono come obiettivo quello di pattugliare il territorio con lo scopo di aiutare le Forze dell’ordine nel garantire la sicurezza.
Siamo preoccupati per vari motivi e soprattutto perché è nostra convinzione che la tutela delle persone sia un compito affidato in via esclusiva allo Stato, sia a livello centrale che periferico. E’ perciò auspicabile che continui la collaborazione e gli input da parte della popolazione nei confronti delle Forze dell’ordine in quanto esso stesso è un dovere civico come un essenziale contributo per il bene della società, si pensi, per esempio, al modello del bobby inglese.
Per questo, alle Forze dell’ordine è anche richiesto un sempre maggiore grado di professionalità; non possiamo quindi accettare che compiti prettamente affidati alle Forze dell’ordine vengano svolti da normali cittadini in quanto privi della necessaria professionalità e perché, anche, in contrasto con gli ordinamenti o il buon senso. Essi potrebbero infatti trovarsi di fronte a malintenzionati, i quali non avrebbero alcun timore ad usare le armi contro chiunque e, soprattutto, contro cittadini che non le possono detenere e portare al seguito in quanto non titolati a farlo. Il gioco è perciò pericoloso e azzardato, ne va della incolumità dei singoli, ciò potrebbe sortire anche risultati contrari a quelli prefissati recando seri rischi all’incolumità delle pattuglie come di terzi.
Per garantire una maggiore sicurezza e un più efficace presidio del territorio è però necessario potenziare il coordinamento delle Forze di polizia, nello specifico dove vi sono particolari sofferenze, migliorare il coordinamento delle Forze di polizia evitando doppioni o inutili strutture, adeguare i mezzi e le dotazioni tecnologiche delle Forze di polizia, nonché aumentare il livello di professionalità, attraverso aggiornamenti e formazione, valorizzando con una giusta retribuzione il personale delle Forze dell’ordine evitando così di strumentalizzare e far crescere nelle persone le paure.
Il bisogno di sicurezza va però soddisfatto perché, come sosteneva D. Maslow, dopo il primario livello di soddisfazione dei bisogni che è la “sopravvivenza”, al secondo posto troviamo sempre il bisogno di sicurezza, in quanto se una società non soddisfa i bisogni di sicurezza non permette neanche la crescita degli altri bisogni, l’incertezza porta quindi ad una società chiusa in tutti i sensi, portando così anche una diminuzione della libertà personale. Per questo che consideriamo alle volte insipiegabile il silenzio e l’immobilismo di alcune delle Autorità territoriali competenti.
Vogliamo anche ricordare che il precedente governo, formato anche da quel partito o movimento che oggi promuove le ronde e i nuclei di cui sopra, non aveva stanziato alcunché per le Forze dell’ordine nella Finanziaria 2007, tanto che ci troviamo a combattere la criminalità con le risorse dimezzate, anzi, aveva negli anni diminuito in Finanziaria le risorse per carburanti, investigazione, ecc.
Questo ha fatto sì che la Squadra Volanti a Udine si trovi nelle condizioni di pattugliare il territorio con solo quattro autovetture funzionanti per le 24 ore giornaliere, e questo avviene anche nelle altre città. Per mancanza di automobili, alcuni servizi potrebbero essere effettuati con autovetture non idonee e quindi mancando i livelli di sicurezza nei confronti degli operatori di Polizia.
Come nell’epoca più buia di questo Paese, scopriamo che dai veicoli oramai dismessi vengono tolti quei pezzi che possono essere adattati su altri veicoli in quanto, nonostante le richieste presentate, non giungono i necessari pezzi di ricambio richiesti. Mancano le cartucce per l’addestramento professionale. Il contratto di lavoro delle Fiamme Oro è poi scaduto da più di un anno.
Per risolvere quei problemi di vigilanza del territorio e di ordine pubblico e contrastare quella criminalità, sempre più agguerrita, avevamo chiesto nel 2004, anche con interrogazione parlamentare, l’istituione di un Reparto Mobile o di un Nucleo Anticrimine di stanza a Duino, vista la chiusura della Scuola della Polizia di Frontiera, ma nulla di ciò è stato fatto.
Alla luce di quanto sopra questa organizzazione sindacale non può che insistere nel ridonare e rammodernare le Forze dell’ordine ma è decisamente contro il sorgere di nuclei per la tutela del territorio intravedendo in questo solo mere strumentalizzazioni.
A quei cittadini volenterosi e con un alto senso civico, diciamo di rimanere a casa onde evitare di trovarsi da soli in qualche situazione pericolosa nell’attesa di una pattuglia delle Forze dell’ordine, ma di collaborare, sempre e comunque, con chi svolge il nostro lavoro, anche in condizioni di disagio come quelle attuali, di partecipare al sostegno delle nostre iniziative volte a migliorare il sistema sicurezza nell’interesse loro e nostro, essendo anche noi cittadine e cittadini.
Chiediamo perciò all’attuale esecutivo che, al contrario del precedente governo, dia impulso all’attività di vigilanza vera e non formale o di “facciata”, che incrementi la sicurezza e le professionalità degli operatori, inviando culturalmente ai più giovani i messaggi relativi alla legalità, migliorando le condizioni sociali ed economiche del Paese, ovvero il lavoro che manca e la necessità di dare una speranza ed un futuro alle nuove generazioni.

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