Venezia 10 Dicembre 2022

 

COMUNICATO STAMPA

 

Al Comune di Avellino, candidati di “categorie protette” convocati al concorso alle 16.30 attendono nel totale abbandono ed iniziano la prova alle 23.00, Fervicredo: “Sconcertante e vergognoso!”

“Quanto è accaduto ieri ad Ariano Irpino ci lascia letteralmente basiti ed a dir poco indignati. Candidati di ‘categoria protetta’ convocati per un concorso alle 16.30,  lasciati ad attendere nel più totale abbandono, per poi iniziare la prova alle 23.10.             E’ veramente vergognoso. Tutti ormai sanno dello sfacelo che è stata questa giornata concorsuale per il Comune di Avellino, dove ritardi, disservizi e caos hanno causato disagi inenarrabili per tutti, a cominciare dalle prove del mattino. Ma che a farne                le spese più di tutti sia stata proprio l’unica categoria di candidati che avrebbe dovuto essere maggiormente ‘assistita’ ha dell’incredibile. Si è perso ogni minimo senso                    del rispetto, di decenza, di civiltà!”.  

E’ il duro commento di Mirko Schio, Presidente di Fervicredo (Feriti e Vittime               della criminalità e del Dovere), a proposito della lunga e complicata vicenda che ieri  ha coinvolto le tante persone giunte al centro fieristico di Ariano Irpino per espletare le prove di un concorso per l’assegnazione di un totale di 35 posti presso il Comune                di Ariano Irpino, di cui 1 riservato a “categorie protette” fra cui, appunto Familiari                e Vittime del Dovere. I candidati sono stati convocati in cinque diverse fasce orarie,             e l’ultima chiamata, quella delle 16.30, era appunto riservata alle categorie di cui               all’art. 18 della Legge 68/99. Problemi e ritardi gravi si sono registrati fin dal mattino, tanto che la prova della prima fascia oraria è stata addirittura annullata e tutto                         si è complicato fino al punto di far slittare di svariate ore l’ingresso dei candidati            delle fasce protette, che si è poi tenuto di notte. Nel frattempo questi candidati non hanno ricevuto alcun tipo di assistenza e sono rimasti in attesa fra disagi gravissimi.

“Alla faccia delle categorie protette – aggiunge Schio -! Intanto, non si può certo pensare che sia possibile sostenere una prova concorsuale quando si è ormai sfiancati e sviliti, ma la vera questione è a monte: quando si parla di ‘categorie protette’                  ciò vuole dire che chi ne fa parte deve essere il primo pensiero per chi organizza qualsiasi cosa. Il primo pensiero e non l’ultimo! Il primo pensiero e non l’indifferenza più totale! Bisogna ripudiare e sovvertire questa assurda logica che una ‘categoria protetta’ sia un ‘fastidio’, un ‘peso’ di cui disfarsi o da mettere da parte prima possibile. Una ‘categoria protetta’ include persone che, per motivi che superano il più bieco egoismo e la più cieca superficialità di alcuni, vi rientrano non perché lo hanno scelto per avere un privilegio ma per qualcosa di veramente grave che nessuno vorrebbe vivere. Questo vale per le Vittime del Dovere e per i loro Familiari, la cui sofferenza non è neppure paragonabile a qualsiasi agevolazione che dovrebbe essergli riservata ma che spesso neppure ottengono. E spesso purtroppo, come ieri ad Avellino,                   non ottengono neppure il minimo, umano, sacrosanto rispetto che gli è dovuto”.

Per gentile pubblicazione

Associazione Fervicredo