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Fabbraio-Marzo/2009 - Contributi
Risposte concrete
di Ugo Vandelli - Segr. Reg. Uil-Ps - Emilia Romagna

In teoria la sicurezza non è di destra e neppure di sinistra, ma è un diritto di tutti i cittadini. E nella pratica?
Le Forze dell’ordine sono mal pagate, nonostante svolgano un ruolo fondamentale al servizio della società (per fare un esempio, un’ora di lavoro straordinario vale meno di un’ora di lavoro ordinario); le risorse per rafforzare gli organici e le dotazioni tecnologiche sono insufficienti; poliziotti e carabinieri di quartiere hanno perso la propria identità iniziale; manca la certezza della pena e le espulsioni degli immigrati clandestini attualmente sono praticamente impossibili (dichiarazione resa anche dal Capo della Polizia Manganelli nell’audizione al Senato), così come manca la cultura della legalità che si fonda anche sulla lotta costante contro i reati minori - quelli che colpiscono e danneggiano le fasce più deboli della società - che purtroppo, nella provincia di Forlì-Cesena, hanno evidenziato un aumento dell’8,4% rispetto all’anno precedente.
Sul fronte immigrazione c’è da aggiungere che una inchiesta del “Sole 24 Ore” pone Forlì-Cesena al 24° posto, rispetto alle 103 province della classifica nazionale, con quasi il 17% di cittadini stranieri irregolari presenti sul territorio. Encomiabile l’impegno dei sindaci e il lavoro svolto dai vigili urbani, ma come sindacato di Polizia crediamo sia molto pericoloso fare passare il principio per cui devono essere altri “soggetti” a sopperire alle carenze istituzionali per ottenere quella sicurezza e quella legalità che dovrebbero essere garantite in primis dallo Stato.
Valle Savio chiede più uomini, più coordinamento, più attenzione ai problemi dell’ordine pubblico, per una zona che ha vissuto una vera e propria esplosione abitativa negli ultimi anni. Dopo il grave fatto di Gualdo - tre individui di notte hanno malmenato una coppia di anziani dopo avere fatto irruzione nella loro abitazione - il rischio che si vuole assolutamente evitare è quello di doversi abituare alla paura ed all’insicurezza. Le Stazioni dei Carabinieri situate nella vallata ovviamente non riescono a controllare il vasto territorio, causa anche gli organici esigui.
A San Mauro Pascoli, dopo la recente rissa avvenuta nella piazza centrale tra una decina di marocchini, i cittadini si sentono sempre meno sicuri e chiedono che le persone potenzialmente pericolose vengano tenute lontano dal loro paese. La qualità della vita è buona e vogliono giustamente mantenerla, lasciando le violenze e le risse ai ricordi dei prini anni del ’900. Le richieste urgenti sono quelle di potenziare la Caserma dei Carabinieri e intensificare la presenza delle Forze dell’ordine sul territorio, per rendere più sicura la terra che diede i natali a Giovanni Pascoli.
Savignano sul Rubicone, malgrado le promesse ricevute lo scorso anno dal Prefetto, attende ancora un consistente potenziamento di Carabinieri o l’apertura di un presidio della Polizia di Stato. Anche se non c’è ancora niente di ufficiale è indispensabile confidare sul considerevole aumento della presenza delle Forze dell’ordine, così da coprire con più controlli tutto il territorio e ridare sicurezza ai cittadini.
Per questi ed altri problemi che sono comunque legati alla qualità della vita, nel condividere le preoccupazioni in materia di ordine e sicurezza pubblica evidenziate dai sindaci di Roncofreddo, Mercato Saraceno, Sogliano, San Mauro Pascoli, Savignano sul Rubicone e Longiano, la nostra organizzazione sindacale auspica e si attende risposte concrete dal rapresentante del governo in provincia e dai vertici delle Forze dell’ordine, così da restituire ai cittadini l’indispensabile fiducia nelle Istituzioni.

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