Cosa lega l’avvento della pandemia e la passione calcistica per i due club di Roma e Verona? La recensione dell’ultimo libro del nostro collaboratore Antonio Mazzei
Scrivi Maggica e subito ti viene da pensare alla squadra di calcio che porta il nome della Capitale, ai colori giallorossi, a Francesco Rocca, a Bruno Conti, a capitan Totti, a Daniele De Rossi, al gol annullato a Turone, al Liverpool, al Lecce, al Barcellona. La Roma però è anche altro ed Antonio Mazzei nel suo “Era di marzo. Riflessioni e storie giallorossoblù tra tifo e pandemia” (Villafranca veronese, NE&A Editrice, pp. 96, euro 10, copertina – splendida – di Cristina Quetti), ha voluto parlare di questo altro che è Verona. La città di Giulietta e Romeo (dove l’autore giunse all’età di undici anni con la famiglia e il padre, appuntato di Pubblica sicurezza, trasferito dalla questura di Roma) con i suoi colori gialloblù che sono anche quelli dell’Hellas e del Chievo, il quartiere della diga che ha chiuso la sua avventura nel calcio professionistico in una triste serata dell’estate 2021. L’idea di questo libro è nata il 1° marzo 2020, quando in un’Italia dove si stavano attuando le prime misure anticovid alcuni iscritti al Roma Club Verona si sono ritrovati nella sede sociale, che Mazzei definisce, con chiaro riferimento letterario, la loro «Fortezza Bastiani», per assistere alla gara della Maggica a Cagliari. La partita è l’occasione per portare alla memoria il nome del primo marcatore del 1982/1983, stagione della cavalcata, cominciata proprio dal capoluogo sardo, che porterà al secondo scudetto giallorosso: Paolo Alberto Faccini, veronese come Guido Masetti, il portiere del primo tricolore, e Damiano Tommasi, il mediano del terzo titolo, al quale il Roma Club Verona è intitolato.
Il libro nasce da qui, dagli stretti rapporti tra l’Associazione Sportiva Roma e Verona non solo come squadre di calcio (nel volume, oltre all’Hellas ed al Chievo, si accenna anche alla Virtus Vecomp ed al Legnago Salus, le due formazioni scaligere che disputano il campionato di serie C), ma pure come città, dove la squadra giallorossa ha giocato ottenendo importati risultati (si pensi all’unico anno della serie B, con la Maggica che ottiene il punto della definitiva promozione proprio a Verona).
Max Tosato