A fronte dell’inerzia politica riguardo la nostra proposta dell’elevazione di fascia per la Questura di Modena, la Segreteria Nazionale SIULP, pochi giorni fa, ha ufficializzato una richiesta al Capo della Polizia Lamberto Giannini, riguardo le condizioni della sicurezza nella provincia di Modena.
Una richiesta formale ed articolata, formulata dal Segretario Generale Nazionale Felice Romano, sulla base di quelli che sono indicatori oggettivi a partire dalle norme legislative che regolano l’elevazione di fascia delle Questure, per giungere all’analisi fatta dal Siulp di Modena a più riprese in questi anni.
Posto che l’elevazione di fascia non costituisce una fotografia immutabile nel tempo, ma un meccanismo flessibile che consente alla politica di valutare e intervenire sulla posizione delle Questure, il Segretario Romano ha puntato il dito sul peggioramento delle condizioni di sicurezza di questa provincia, come indicato più volte anche dalla DIA e come peraltro richiesto da un Ordine del Giorno presentato al Consiglio Comunale della città di Modena.
L’aumentare o il diminuire la posizione a seconda delle mutate esigenze di ordine e sicurezza pubblica, è sì regolato da un algoritmo che tiene in considerazione le attività, i carichi di lavoro, la pressione criminale e le esigenze di ordine pubblico, ma è poi la politica quella a cui spetta la decisione ultima riguardo elevazioni e declassamenti.
Poiché i piani di potenziamento per le varie province sono tuttora in fase di elaborazione, è quindi adesso il momento ideale per intervenire fattivamente e far sì che non accada di nuovo ciò che abbiamo registrato e denunciato pubblicamente lo scorso 2 ottobre 2020.
In quella data, divulgammo il rapporto complessivo degli incrementi di organico di molte province italiane, che vedevano Modena piazzarsi in ultima posizione a dispetto di province più piccole, sia da punto di vista territoriale che di densità abitativa, ma anche per quanto riguarda il numero dei reati e l’incidenza della popolazione immigrata.
Per evitare quella ultima posizione, quell’umiliazione tecnica e politica che ricade soprattutto sulle spalle dei cittadini onesti, la politica dovrebbe muoversi adesso, mentre i piani di potenziamento sono ancora in fase di elaborazione: farlo dopo equivale alle famose lacrime di coccodrillo che a nulla servono.
Peraltro, è appena di lunedì 22 marzo la notizia che la Prefettura Modena, per il momento, è esclusa dal potenziamento di impiegati civili per la famosa sanatoria del 2020: un altro pessimo segnale per questo territorio, a vantaggio di province che – con tutto il rispetto – non crediamo possano assurgere al ruolo economico e politico di una provincia come quella di Modena.
Intervenire ora, come ha fatto e come fa il SIULP, per evitare nuovi e più gravi problemi domani: la ricetta è semplice.
SEGRETERIA PROVINCIALE SIULP – Modena
Comunicato stampa 24 Marzo 2021