Dopo la decisione della CEDU e l’ammissione da parte del governo di piena responsabilità per le violazioni già contestate in Italia a danno dei forestali, la partita sull’illegittimità della riforma del 2017, che comportò la soppressione del Corpo forestale e la sua integrazione nell’Arma dei carabinieri, potrebbe (e “dovrebbe”) riaprirsi
«La Corte Costituzionale ha detto un qualcosa che è importantissimo: la condizione militare per esercitare le funzioni di polizia è una condizione attuale, moderna, valida! La possibilità che una forza di polizia a statuto militare diventasse a statuto civile era evidente a tutti […]. Adesso la Corte Costituzionale, confermando quella che era stata la nostra intuizione ferma ha detto: è possibile che una forza di polizia a ordinamento civile sia militarizzata! E guardate, per la condizione militare che noi abbiamo scelto è un passaggio storico! Consentitemi di dire questa cosa, perché so che qualcuno magari non sarà del tutto convinto di questo o non sarà del tutto magari felice per questo, però un dato di fatto è un dato di fatto “incontrovertibile”! Questo è il nostro ordinamento oggi. E così, come noi dobbiamo attenerci alla sentenza che ha detto sindacalizzazione per i militari, allo stesso modo dobbiamo attenerci all’altra». (Gen. Tullio Del Sette, 30-12-2019 Roma, USIC1).
Partiamo da qui, ovvero dalla celebrazione e della piena ed orgogliosa rivendicazione dell’assorbimento del Corpo forestale dello Stato nei carabinieri da parte dell’artefice, di colui che….
di Maurizio Cattoi