Sindacato italiano unitario lavoratori polizia

Segreteria Provinciale Modena

Comunicato stampa

E’ naturalmente grande la soddisfazione che proviamo per l’operazione di ieri, che ha visto l’arresto di ben 19 persone tra spacciatori di grosso calibro e fiancheggiatori di un’importante organizzazione criminale, dedita al traffico di stupefacenti anche nel territorio della nostra provincia.

E se i complimenti per un’indagine così complessa e delicata sono forse scontati ma sicuramente doverosi, non è altrettanto scontata l’analisi che è opportuno fare a posteriori.

Dietro ad un’operazione come questa, ci sono mesi e mesi di attività investigativa svolta a vari livelli, sia con metodi tradizionali, come gli appostamenti ed i pedinamenti, sia con le più moderne attività tecnologiche.

Quali le intercettazione telefoniche ed ambientali poi convogliate nelle meticolosa analisi di migliaia di dettagli e file necessari per completare il quadro d’insieme dell’attività criminale.

Molti operatori di Polizia, impegnati giorno e notte per settimane e settimane, o più spesso per mesi, ovvero ciò che è assolutamente necessario per operazioni di polizia come quella di ieri.

Oppure per l’operazione “Stratos” dell’11 dicembre scorso, allorquando sono stati arrestati 4 componenti della banda che il 14 giugno 2021, nei pressi del casello di Modena Sud sull’A1, bloccò l’intera arteria autostradale per assaltare un furgone portavalori che trasportava 2,5 milioni di euro.

Ma anche per l’operazione “Call Center” del 22 gennaio scorso, quando è stata sgominata una banda che si occupava di reclutamento, gestione e sfruttamento della prostituzione di giovani donne, anche nel nostro territorio.

Ecco perché, davanti ad attività di polizia cosi impegnative, appare uno spreco utilizzare personale altamente qualificato, tra l’altro di uffici ampiamente sotto organico, per soddisfare le  richieste di servizi che inseguono le mode allarmistiche del momento.

Il contrasto efficace a molte delle forme criminali, quali spaccio, sfruttamento di manodopera e della prostituzione, riciclaggio, infiltrazioni ed altro, lo si fa, soprattutto decapitando l’organizzazione che sta a monte, non solo bloccando – spesso solo per poche ore – i piccoli manovali del crimine.

Chi svolge determinate attività di contrasto alla criminalità, ha necessità di fare lavoro d’intelligence di ampio respiro, con i giusti tempi dettati dalla legge e dalle modalità investigative necessarie.

E non subire  pressioni e distrazioni per dedicarsi ad altre attività, seppure contingenti, che però, proprio per l’inesistente attività probatoria, la tenuità del fatto o la inefficacia delle leggi, spesso si risolvono in sterili  denunce o inutili sanzioni amministrative.

Solo con l’intento di fare statistica e deterrenza pari a zero, e che incute in chi delinque la convinzione di essere impunibile, riprendendo quasi immediatamente a commettere reati.

E cosi sottraendo risorse ad attività investigative qualificate, le quali nel recente passato ma non solo, hanno portato risultati  prestigiosi e – ne siamo sicuri – altri ne porteranno in futuro.

Non abbiamo particolari ricette contro le varie forme di degrado che peggiorano la qualità della vita di Modena e della sua provincia, ma forse sarebbe opportuno almeno cominciare a pensare che il lassismo legislativo, nel tempo, ha diminuito e rese vane molte delle pene, senza dimenticare che la medesima carente azione legislativa, ha anche reso più farraginosa ed eccessivamente burocratizzata l’attività di polizia, diminuendone l’efficacia.

A questo, ad esempio, potrebbe pensare quella parte della politica sempre pronta a chiedere sforzi straordinari alle forze di  Polizia, per contrastare il problema del giorno.

Il Siulp, invece, si complimenta coi propri colleghi, con quelli dell’Arma e con la magistratura che coordina le indagini: tutti coloro che, con sempre più ridotte risorse, continuano comunque a garantire risultati eccellenti.

Modena  09.02.2022                                                                          La Segreteria Provinciale SIULP