“Braccio armato del potere” o strumento “garante dei diritti dei cittadini”? Citando Norberto Bobbio, la polizia rientrerebbe dunque tra le tante “promesse non mantenute” della nostra democrazia. Prendendo spunto dalla recente pubblicazione dello storico Michele Di Giorgio, una riflessione sulla complessa relazione tra le polizie e i valori democratici

La prendo molto alla lontana. Nel Libro VIII della Politica, uno dei testi fondamentali della tradizione occidentale, il filosofo greco Aristotele si poneva il problema di come si dovesse fare affinché una costituzione – di qualunque natura essa fosse – diventasse stabile e non fosse esposta alle continue crisi, tipiche delle poleis antiche. E la risposta che egli si dava era che ogni costituzione dovesse “educare” i propri cittadini ai valori fondamentali che la caratterizzavano perché questa educazione era da considerare come la garanzia ultima e più duratura per le istituzioni. Una costituzione democratica, dunque, avrebbe dovuto fare in modo che i propri cittadini fossero educati ai valori e alle pratiche della democrazia, in maniera tale che fosse il costume diffuso a far sì che la costituzione venisse rispettata e mantenuta.
I secoli che ci separano da Aristotele non sono stati caratterizzati, notoriamente, dalla presenza di governi democratici, i quali hanno cominciato a diffondersi, prima timidamente dopo le grandi rivoluzioni di fine Settecento, ma poi soprattutto dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Gli stati non-democratici che hanno popolato la storia non si sono posti certo il problema della educazione dei propri cittadini, trattandosi di stati che fondavano la loro autorità e il loro potere su ben altro che l’attiva partecipazione dei sudditi, e contando sostanzialmente su qualche forma di dominio più o meno violentemente e arbitrariamente esercitato.
Anche quando le democrazie hanno “conquistato” un certo numero di ordinamenti, tuttavia, non possiamo dire che le cose siano andate benissimo. Per quanto si sia molto progredito sulla strada della democratizzazione delle…..

di Tommaso GrecoUniversità di Pisa