La Polizia di Stato della provincia di Modena avrà presto a disposizione il Taser, la pistola elettrica in grado di immobilizzare i malintenzionati.
Si stanno attendendo anche gli appositi bersagli sui quali esercitarsi e, dopo un breve periodo di formazione, saranno assegnati alle pattuglie che operano sul territorio.
Da oltre 20 anni come Siulp sollecitavamo Dipartimento e politica perché si rendessero conto dell’indifferibile necessità di offrire uno strumento intermedio di difesa che aiutasse nel contempo a respingere una violenza e vincere una resistenza posti in essere da soggetti pericolosi.
Cinque anni fa esultavamo, già in notevole ritardo col resto del mondo, per avere ottenuto gli spray urticanti per gli operatori delle Volanti, ma col tempo ci si è resi conto che quella formulazione offriva alcuni problemi in particolare nell’utilizzo in luoghi chiusi o affollati e su soggetti già alterati da abusi di alcol o droghe.
Nei luoghi chiusi come vagoni ferroviari era impossibile evitare la contaminazione di soggetti estranei e degli stessi operatori, mentre l’utilizzo su persone alterate da sostanze, ne affievoliva l’efficacia, inoltre non ha garantito l’immobilizzazione rapida di soggetti particolarmente esagitati o armati.
Si pensi ad esempio alle immagini di quel Ghanese armato di coltello alla stazione Termini (giugno 2021) che, nonostante ripetuti e generosi spruzzi di capsicum, ha continuato a brandire la lunga lama costringendo i poliziotti a sparargli alle gambe.
In una situazione come quella il Taser avrebbe evitato lesioni al soggetto e molte grane ai poliziotti, in un paese che sempre più spesso ama puntare il dito sulla nostra condotta senza comprenderne le difficoltà operative.
Non che l’utilizzo del Taser non ci preoccupi, se pensiamo che abbiamo visto colleghi nei guai per avere usato maniere decise o per uno strattone durante ammanettamenti di soggetti armati, non ci stupirebbe domani leggere di avvisi di garanzia verso chi avrà usato il Taser in maniera non consona o confacente al modo di vedere di chi dovrà giudicarci.
La formazione prevederà una particolare attenzione alle tecniche di soccorso ed alle modalità ormai codificate in tutto il mondo per un utilizzo non letale del Taser, ma siamo certi che la pistola gialla (giallo/nero è il colore in cui viene prodotta) anche in Italia offrirà una statistica di drastico abbattimento dei contatti e delle aggressioni poiché, già di per se, costituisce un deterrente il solo mostrarla. Proprio questa finalità sarà garantita dalla funzione denominata Warning Arc che, producendo una evidente scossa elettrica azzurra, probabilmente riuscirà a far desistere i più agitati anche prima di doverli attingere dai dardi del taser.
E infine una critica, guardando alla situazione al di fuori dei nostri confini: oltre 100 paesi del mondo tra i quali Spagna, Grecia, Gran Bretagna, Germania, Rep.Ceca, Finlandia e persino San Marino, la usano da decenni, invece da noi stiamo ancora attendendo per far partire la formazione.
Ci sono volute migliaia di aggressioni ad appartenenti alle forze di polizia, e la tragicità di alcuni video live, per far capire ai vertici che era urgente approvarla. Forse stavolta sarà quella buona, auspicando che venga gradualmente assegnata anche al personale della Polizia Stradale, Ferroviaria e della Frontiera, poiché il rischio si può annidare in ogni ambito.
Modena 2 Febbraio 2022 La segreteria Provinciale SIULP