home | noi | pubblicita | abbonamenti | rubriche | mailing list | archivio | link utili | lavora con noi | contatti

Giovedí, 22/10/2020 - 14:55

 
Menu
home
noi
video
pubblicita
abbonamenti
rubriche
mailing list
archivio
link utili
lavora con noi
contatti
Accesso Utente
Login Password
LOGIN>>

REGISTRATI!

Visualizza tutti i commenti   Scrivi il tuo commento   Invia articolo ad un amico   Stampa questo articolo
<<precedente indice successivo>>
Febbraio-Marzo/2007 - Articoli e Inchieste
Libano
Diario di viaggio - Bunker 643
di Leandro Abeille



La notte della base è tiepida e noiosa, ho appena telefonato a casa ma non ho ancora abbastanza sonno per andare a dormire. Passando vicino alla zona delle officine, mi cattura il suono della musica di Battisti. Passo attraverso una porta in ferro ed entro in un magazzino, per metà pieno di sedie, bottiglie d’acqua e sacchi a pelo incatastati. Un gruppo di ragazzi in divisa sta suonando. Ufficiali, sottufficiali e soldati tra bottiglie di Breezer (bevuti) e Jack Daniel’s (d’arredamento), suonano (ed a volte stonano) degli evergreen. Nel loro repertorio hanno degli autentici cavalli di battaglia, “Il tempo di morire” fa venire i brividi. La voce calda di Ester è ben sostenuta ed esplode in toni pieni. Ester la ragazza che due ore prima mi aveva servito l’affettato a mensa, è bravissima.
Tiene il tempo Alberto ed al basso modula Giacomo, un maresciallo ed un ufficiale uniti da una passione sfrenata. Sbaglia e ride alla chitarra solista (ma poi dimostra di saperci fare) Claudio, ride e suona, nonostante il suo Palermo abbia (rovinosamente) perso. Davide dirige al mixer e canta un afono (momentaneo) Pippo. Hanno iniziato a suonare il 4 dicembre, con strumenti portati dall’Italia ed altri comprati in Libano. Si sono esibiti per la prima volta il 22 dicembre e da allora provano ogni sera. Sono uniti dall’amore per la musica, si divertono e danno un momento di sfogo ai ragazzi del contingente italiano. Questo è il loro scopo. Non sono professionisti ma quando suonano “The wall” sembra di essere a Venezia con i Pink Floyd. Tornati in Italia si scioglieranno.
Il giorno dopo. E’ giorno di cresime, Don Marco il cappellano militare è emozionantissimo, le sue pecorelle devono ricevere dei sacramenti ed in più sta arrivando il nunzio apostolico. Il cappellano ghanese parlotta con quello italiano, sarà una cerimonia congiunta. Arriva il nunzio apostolico. Viene battezzata una soldatessa italiana. Inizia la musica sacra. Non ci posso credere… i bunker 643 stanno suonando. Li avevo conosciuti in un’atmosfera tra “Mash” e “Dal tramonto all’alba”, li ritrovo quasi chierichetti. Il tenore stecca un paio di volte ed i ragazzi agli strumenti non si trovano a proprio agio con la musica sacra. Mi pregano di non dirlo a nessuno. Li accontento, non l’ho detto a nessuno. L’ho scritto. Buon rientro e buona musica ragazzi.

<<precedente indice successivo>>
 
<< indietro

Ricerca articoli
search..>>
VAI>>
 
COLLABORATORI
 
 
SIULP
 
SILP
 
SILP
 
SILP
 
SILP
 
 
Cittadino Lex
 
Scrivi il tuo libro: Noi ti pubblichiamo!
 
 
 
 
 

 

 

 

Sito ottimizzato per browser Internet Explorer 4.0 o superiore

chi siamo | contatti | copyright | credits | privacy policy

PoliziaeDemocrazia.it é una pubblicazione di DDE Editrice P.IVA 01989701006 - dati societari