Rubrica a cura di Michele Turazza

Rafia Zakaria – Contro il femminismo bianco. Appunti per un cambiamento radicale§
Add editore, 2023, pp. 238, € 18.

“Un movimento incapace di rendere giustizia ai suoi stessi membri non saprà raggiungere obiettivi più ampi a favore della giustizia” (dalla Conclusione). Il movimento oggetto di critiche da parte di Rafia Zakaria, avvocata e filosofa politica pakistana-americana, è quello femminista “biancocentrico, ossia monopolizzato dalle femministe bianche che – secondo l’Autrice – hanno modellato bisogni e richieste a propria immagine e somiglianza, eclissando o silenziando altri femminismi.

La “bianchezza” non va intesa come categoria biologica “ma come l’insieme di pratiche e idee emerse dal sostrato della supremazia bianca, eredità dell’impero e della schiavitù”. Partendo dall’analisi di pratiche e casi concreti, Zakaria propone la costruzione di un nuovo e migliore femminismo inclusivo delle femministe non bianche, con strategie e obiettivi che “vadano oltre gli interessi bianchi e borghesi e coinvolgano tutte le donne le cui storie e idee politiche sono attualmente invisibili, e i cui bisogni, essendo stati trascurati e soppressi per secoli, sono più urgenti”; tale femminismo non sostituisce i movimenti più specifici (i femminismi neri, queer, ecc.) ma ad essi si affianca quale occasione di lavoro e supporto comune con l’obiettivo di dar vita a una politica femminista veramente “potente e trasformativa”.

Federico Melotto – Un antichista di fronte alle leggi razziali. Mario Segre 1904-1944
Viella, 2022, pp. 238, € 24.

“Una storia ‘normale’, in un contesto, quello della persecuzione antiebraica, di criminale anormalità”. È la storia umana e professionale di Mario Segre – antichista, studioso e docente di Epigrafia greca – che Federico Melotto, assegnista di ricerca presso l’Università di Verona e docente a contratto, ricostruisce nel suo lavoro, che si colloca nell’ambito del PRIN (Progetto di rilevante interesse nazionale) dedicato agli studiosi italiani (storici dell’antichità e giuristi) di fronte alle leggi razziali.
Classe 1904, di origine ebraica, Segre condusse svariate campagne archeologiche e di scavo in alcune isole dell’Egeo, guadagnandosi la stima di illustri colleghi. Immerso nella sua disciplina e nei suoi studi, la sua vita venne colpita dalle leggi antisemite del ’38, dopo le quali perse la libera docenza e tutto ciò che aveva ottenuto nel tempo lavorando con tenacia e sacrificio. Nell’aprile del 1944 venne arrestato, assieme alla sua famiglia, trasferito con moglie e figlio, di neanche due anni, a Fossoli e poi deportato ad Auschwitz, dove tutti e tre morirono nelle camere a gas.
“La storia di questo uomo mite e gentile viene per la prima volta ricostruita integralmente, calandola nel contesto storico in cui Segre si trovò, suo malgrado, a vivere: un punto d’osservazione privilegiato in grado di farci cogliere tutta l’assurda tragicità della persecuzione antisemita” (dalla Quarta).

Tommaso F. Giupponi e Alberto Arcuri (a cura di) – Sicurezza integrata e welfare di comunità
Bologna University Press, 2022, pp. 288, € 30.

Frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Bologna e la Scuola Achille Ardigò del Comune di Bologna, il volume indaga le nuove dimensioni della sicurezza, non più identificabile soltanto con la “pubblica sicurezza”, ossia con la tutela dell’integrità fisica dei consociati da parte degli apparati pubblici, ma frutto di un’operazione i cui protagonisti sono molteplici e l’efficacia delle azioni messe in campo è direttamente proporzionale all’effettivo livello della loro integrazione. La sicurezza integrata, regolamentata in particolare a livello regionale nei vari provvedimenti normativi sulle polizie locali, è considerata connessa al welfare di comunità, da cui non dev’essere disgiunta: le politiche della sicurezza, infatti, non possono prescindere da un’attenta analisi del contesto di riferimento, sia in termini di risorse presenti che di azioni realizzate in sinergia da istituzioni pubbliche e soggetti privati (a partire dal cd. Terzo settore) per promuovere senso di benessere, maggiore inclusione sociale e “libertà dal bisogno”.
Punto di forza del volume è l’ideale connessione tra la prima parte, che ospita contributi teorici di docenti e studiosi, e la seconda, che riporta in dettaglio esperienze di integrazione concretamente messe in atto dalle varie amministrazioni, nel contesto emiliano-romagnolo.

Zarifa Ghafari (con Hannah Lucinda Smith) – Zarifa. La battaglia di una donna in un mondo di uomini
Solferino, 2023, pp. 300, € 19,50.

Coltiva un sogno Zarifa Ghafari: cambiare il destino delle donne nel suo Paese di origine, l’Afghanistan. Nata nel 1994 sotto il regime dei Talebani, vive da bambina i bombardamenti americani sulla sua Kabul, da cui, assieme alla sua famiglia, scappa per rifugiarsi da alcuni parenti, in un remoto villaggio, dove la vita scorre con gli stessi ritmi, con le stesse usanze, di decenni fa. A 26 anni diventa sindaca di Maidan Shahr, in una delle province più conservatrici: subisce tre attentati, le uccidono il padre. Ma non riescono a piegare la sua personalità impetuosa, tenace, coraggiosa. Dopo aver accettato un incarico al Ministero della difesa a Kabul, nel 2021 assiste alla fuga degli occidentali e al ritorno del regime talebano. Fugge, in quei giorni, ma il richiamo del suo Paese è più forte: dal febbraio 2022 è di nuovo in Afghanistan. Il suo attivismo non è sopito, il suo impegno continua, per promuovere l’emancipazione femminile, contro la corruzione dilagante e il maschilismo prevaricatore. “Continuerò a parlare alla gente del mio paese, perché, a dispetto delle differenze, siamo tutti uniti da una storia traumatica. E continuerò a ricordare alle donne che hanno una voce e non devono avere paura di usarla. È per questo che continuo a combattere”.