A cura di Michele Turazza.

Horacio Verbitsky – L’isola del silenzio
Fandango Libri, 2021, pp. 222, € 18,00.

«Uscendo dal tribunale venne avvicinato dalla madre di un desaparecido. Il monsignore cercò di appoggiarle una mano sulla spalla per consolarla. – Non mi tocchi, perché le sue mani sono sporche di sangue – lo respinse la donna». A quindici anni dalla sua prima edizione, Fandango Libri ridà alle stampe la coraggiosa inchiesta sul campo di concentramento El Silencio di Horacio Verbitsky, giornalista argentino che, mediante una minuziosa analisi delle testimonianze dei sopravvissuti e dei parenti delle persone scomparse, ha ricostruito alcune delle pagine più buie e poco indagate della storia del suo Paese: il ruolo della Chiesa durante la dittatura e i rapporti tra il regime militare e le gerarchie ecclesiastiche.
Un rapporto contraddittorio «fatto di complicità con i carnefici e di amore per alcune delle loro vittime, […di] ambiguità di fondo della Chiesa durante la guerra sporca, quando il partito al quale si allineò in maniera esplicita demolì le virtù teologali e i valori etici che costruiscono il suo credo e la sua ragion d’essere».
Un’inchiesta documentata e avvincente sui crimini in danno di persone che aspiravano solamente a vivere in un paese democratico e civile e sui silenzi e connivenze che, a tutti i livelli e per decenni, li hanno coperti.

Naomi Oreskes – Perché fidarsi della scienza?
Bollati Boringhieri, 2021, pp. 194, € 20,00.

La scienza procede per scoperte, vittorie, sconfitte e fallimenti, con nuove acquisizioni che possono sconfessare verità finora ritenute intoccabili. Perché, allora, è necessario comunque aver fiducia nella scienza? Secondo Naomi Oreskes, professoressa di Scienze della Terra ad Harvard e consulente per la US National Academy of Sciences, la risposta non va cercata nel principio di autorità, né in metodi “infallibili”, ma nel carattere sociale della conoscenza scientifica, come la valutazione critica e i continui processi di revisione delle teorie, che conducono alla condivisione. La superiore affidabilità delle tesi scientifiche deriva dal processo sociale che le produce, che garantisce il suo consenso solo dopo averle sottoposte a scrutini rigorosi e puntuali.
«Sono tante le cose che non sappiamo – sostiene l’Autrice – ma questo non è un motivo per non fidarsi della scienza riguardo a quelle che sappiamo. Sostenere che dobbiamo fidarci della scienza non significa incoraggiare una fiducia cieca o totale, ma una fiducia fondata contro un infondato scetticismo nei confronti delle scoperte degli scienziati che operano nei rispettivi ambiti di competenza».

Riccardo Noury – La stessa lotta, la stessa ragione. Storie di donne per i diritti umani

People, 2020, pp. 124, € 14,00.

Ventisette. Sono le storie di donne raccontate in questo libro. Storie di diritti negati, di umanità lacerata: Fatima, Eren, Maryam, Stella, Sara, Johanna sono solo alcuni dei loro nomi. Sono donne “comuni”, ognuna di loro potrebbe essere la nostra vicina di casa. “Comuni” sì, ma col coraggio di non voltarsi dall’altra parte, di reagire all’oppressione, di non rimanere indifferenti. Le loro storie sono l’antidoto all’indifferenza, in contesti in cui ribellarsi può mettere a rischio la vita.
«Questo libro – scrive Giuseppe Civati nella Prefazione – è come una grande manifestazione corale di parole e di azioni, soprattutto, che cercano di rendere migliore il nostro pianeta, contrastando la violenza efferata, l’ingiustizia verso i più deboli, i soprusi che in troppi posti del mondo si verificano in silenzio». Un libro indispensabile per capire cosa succede attorno a noi.
Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, è autore o curatore di numerose pubblicazioni sui temi della tortura, della pena di morte e dei diritti umani. I proventi derivanti dai diritti d’autore saranno devoluti ad Amnesty International.

Carlo Mosca – La sicurezza. Valori, modelli e prassi istituzionali
Editoriale Scientifica, 2021, pp. 666, € 48,00.

Nato dal desiderio dell’Autore di fornire uno strumento di riflessione completo agli allievi del Corso di alta formazione presso la Scuola di perfezionamento per le Forze di Polizia, l’ultimo volume di Carlo Mosca, già Prefetto di Roma e consigliere di Stato, scomparso la scorsa primavera, si presenta come una summa del suo pensiero sulle sicurezze, sul coordinamento e raccordo tra le Forze di Polizia e sul “senso” dell’essere funzionari, oggi. Dopo aver argomentato circa la necessità di una teoria generale sulla sicurezza, Mosca si sofferma sulla storia del concetto negli ultimi secoli, per poi analizzare il nesso sicurezza-libertà e le Amministrazioni tenute a garantirla, senza tralasciare la fondamentale riforma del 1981.
Scevro da ogni tecnicismo, è costante il richiamo ai valori fondamentali cui ogni agente e funzionario deve riferire la propria attività quotidiana, al servizio della collettività. Valori che si ritrovano nella Costituzione repubblicana: «Mi sono sovente sentito un “piantatore di valori” – spiega l’Autore, convinto che il senso della vita degli ufficiali, in servizio e fuori servizio, sia quello di servire i cittadini e le Istituzioni democratiche, rimanendo fedeli alla Repubblica con disciplina e onore, nel segno del giuramento prestato.
Il volume, completato da una ricca appendice normativa, è adatto per la lettura anche da parte di un pubblico di non specialisti.