Ancora in attesa dello scorrimento della graduatoria migliaia di aspiranti poliziotti risultati idonei alla prima fase del concorso avviato nel 2017

A leggerlo distrattamente “I ragazzi del 3° scorrimento” sembra il nome di un battaglione militare e invece si tratta di migliaia di giovani, di età compresa tra i 26 e i 30 anni circa, che da tre anni sognano di poter indossare la divisa e mettersi al servizio dello Stato. Alcuni di loro, alla fine dello scorso anno, si sono rivolti alla nostra redazione per raccontare la loro storia o, per meglio dire, la loro disavventura: l’esclusione dal concorso della Polizia di Stato, avviato nel 2017, per la qualifica di allievi agenti. Causa dell’esclusione un doppio sbarramento, con effetto retroattivo, in merito ai punteggi ottenuti ed ai requisiti d’ammissione.
«Nel Maggio 2017 viene bandito un concorso pubblico in Polizia di Stato dopo 23 anni di totale silenzio da parte della P.A e dalla P.S. stessa – hanno scritto alcuni di loro in un comunicato inviatoci nell’ottobre scorso – Nel suddetto bando di concorso era ed è previsto lo scorrimento della graduatoria della categoria degli 893 civili, quest’ultima con validità triennale». Dopo quasi quattro anni, invece, per molti aspiranti poliziotti le graduatorie, e le conseguenti prove finali da affrontare, sono ancora bloccate e tra ricorsi, contenziosi, emendamenti, Covid-19, non si è ancora giunti a un lieto fine per tutti. Una storia lunga, insomma, che necessita qualche passo indietro.
Fin dalle prime battute tale concorso, mirante all’assunzione di 1148 agenti, è oggetto di numerose critiche per quanto concerne i criteri d’applicazione. Già nell’agosto del 2017, infatti, vengono denunciate le prime irregolarità in sede di esame, su tutte la possibile violazione dell’anonimato. Così scrive in merito l’avv. Giacomo Romano, il 24 agosto, sul sito SalvisJuribus.it: «I candidati ci segnalano che i questionari forniti durante la prova non risultano essere sigillati e non garantiscono la sicurezza e la segretezza del concorso».

Matteo Picconi