A cura di Michele Turazza.

Alessandro Di Rosa – Hate speech e discriminazione. Un’analisi performativa tra diritti umani e teorie della libertà
Mucchi Editore, 2020, pp. 238, € 17,00

Dopo aver definito la nozione di hate speech grazie a una puntuale analisi integrata di svariate carte internazionali dei diritti umani e delle riflessioni filosofiche implicate, l’Autore giunge a due diverse letture del fenomeno, a partire da altrettante teorie, della libertà e della performatività, proponendo altresì una prospettiva che recupera categorie della filosofia del linguaggio, con riferimento sia alla natura che agli effetti dei discorsi d’odio.
“L’obiettivo di questo lavoro è quello di contribuire a una definizione di hate speech più ampia di quella limitata al caso dell’incitamento, così come a una sistematizzazione dei possibili diversi livelli di azione contro tale fenomeno, che vanno da quello penale, civile o amministrativo a quello educativo”.
Alessandro Di Rosa (1992) dottore di ricerca in Scienze giuridiche (Filosofia del diritto) ha svolto un tirocinio presso l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (UN OHCHR) a Ginevra; attualmente è Programme Officer (Disability & Inclusion) ad UNICEF, presso il quartier generale delle Nazioni Unite a New York.

Reni Eddo-Lodge – Perché non parlo più di razzismo con le persone bianche
Edizioni e/o, 2021, pp. 234, € 16,50

Nato in risposta alle reazioni a un suo post pubblicato in rete nel 2014, il volume di Eddo-Lodge, giovane scrittrice e giornalista britannica, dopo aver ottenuto uno straordinario successo di critica e pubblico nel 2017, risale in vetta alle classifiche in Gran Bretagna tre anni dopo, in occasione dell’omicidio di George Floyd e dell’esplosione delle proteste del movimento Black Lives Matter.
Partendo dall’eredità dello schiavismo e del colonialismo, l’Autrice conduce un’esplorazione ad ampio raggio degli inestricabili legami intercorrenti tra razza e classe sociale, storia e politica, comunità e individuo, dimostrando che il razzismo non è un pregiudizio individuale, ma un sistema politico radicato in profondità grazie alla partecipazione, o all’accondiscendenza, di tutti noi.
Un libro-manifesto essenziale per chiunque voglia capire come agire per rompere meccanismi inerziali e oppressivi: “Scrivo e leggo per assicurarmi che gli altri provino ciò che provo io, che non sono sola, che quello che sento è reale, valido, autentico. Ho una dolorosa consapevolezza del razzismo solo perché, da quando ho memoria di me, sono stata rigorosamente marchiata come diversa dal mondo che conosco”.

Michael Greger – Come sopravvivere a una pandemia
Baldini+Castoldi, 2021, pp. 888, € 30,00

“Per comprendere il covid 19 e altre malattie mortali dobbiamo capirne la storia e l’evoluzione. Dobbiamo fare tesoro delle lezioni del passato per proteggerci nel futuro”.
Tubercolosi, influenza aviaria, Hiv, coronavirus: termini entrati prepotentemente nel quotidiano di ognuno di noi, che indicano malattie infettive accomunate dal fatto di essere originate dall’interazione tra esseri umani e animali. In questo documentatissimo volume Michael Greger, medico di fama internazionale, ripercorre l’evoluzione di alcuni virus evidenziando il ruolo e le responsabilità dell’uomo nell’amplificare su larga scala il loro impatto letale e puntando il dito contro un modello di “sviluppo” che in realtà si ritorce contro l’umanità. Unica via d’uscita sembra essere quella di cambiare il modo con cui interagiamo con le altre specie animali, per correggere il tiro e diminuire le probabilità che in futuro possano scoppiare nuove pandemie.

Zygmunt Baumann – A tutto campo. L’amore, il destino, la memoria e altre umanità
Editori Laterza, 2021, pp. 156, € 18,00

“Quello che Zygmunt Bauman scrive non lascia mai indifferenti, anche se il lettore non concorda con lui su questo o quel punto o addirittura dissente del tutto con la sua visione. Chi si confronta con la sua opera, è indotto a vedere il mondo e sé stesso in maniera diversa da prima”, scrive Peter Haffner, saggista e scrittore, nella Prefazione al libro-intervista che raccoglie le sue conversazioni col sociologo polacco Bauman, avvenute tra il 2014 e il 2016.
Dialoghi “A tutto campo”: dall’amore al ruolo dell’intellettuale, dalla responsabilità ai fondamentalismi, dal ruolo della storia alla felicità. Uno dei punti di forza del teorizzatore della “modernità liquida” è la capacità di analisi a tutto tondo, che va oltre la propria specializzazione e abbraccia molti campi del sapere in una sintesi che rende il suo sguardo sul mondo ricco e originale. Per lui, infatti, “intellettuale” significa di per sé “universale”.
Zygmunt Bauman è stato uno dei più noti e influenti intellettuali del Novecento; ha insegnato sociologia nelle Università di Leeds e Varsavia. È autore di centinaia di pubblicazioni, tra cui: Paura liquida, Stranieri alle porte, Retrotopia, Il disagio della postmodernità (tutti editi da Laterza).