A cura di Michele Turazza.

Lorenzo Kamel – Terra contesa. Israele, Palestina e il peso della storia
Carocci editore, 2022, pp. 338, € 29

Nelle questioni geopolitiche i processi semplificatori operano come insidioso paraocchi, causando l’assuefazione alle guerre, che la nostra Costituzione impone di ripudiare; antidoto per evitare tale rischio è la profonda conoscenza storica degli eventi e delle cause dei conflitti. E proprio porsi quale strumento di conoscenza è l’obiettivo, egregiamente raggiunto, del volume “Terra contesa” di Lorenzo Kamel – professore associato di Storia globale all’Università di Torino – che offre tutti gli elementi necessari per comprendere l’immane tragedia che si sta consumando in medio oriente tra israeliani e palestinesi, la cui origine risale a ben prima del 1947, anno della spartizione delle terre ad opera dell’Onu.
In un’epoca in cui la guerra sembra diventata un evento “normale” con cui convivere e non – come invece è – negazione dell’umanità stessa, secondo l’Autore è “necessario decostruire i processi di appropriazione, fossilizzazione e semplificazione che hanno interessato l’intera area [perché] decostruire significa capire ed è una precondizione per poter ricostruire”. Kamel contribuisce all’operazione di decostruzione delle narrazioni dominanti sui mass media che offuscano la complessità degli eventi, immergendo il lettore nella storia e nelle dinamiche storico-politiche, sociali e culturali della c.d. “questione palestinese”. Soltanto due sono le verità assolute sulla guerra: non esiste guerra giusta e a rimetterci sono sempre i civili. Basterebbe questa consapevolezza per assumere decisioni in linea col ripudio incondizionato della guerra.

Boeri, M. Ciccolari Micaldi, E. Dell’Agnese, F. Mannocchi – La Terra è rotonda
Il Post e Iperborea, 2023, pp. 272, € 19

Non c’è ricerca sulla preparazione degli studenti che non evidenzi la loro ignoranza in geografia. Un tempo disciplina fondamentale fin dalle elementari, è diventata anno dopo anno la “cenerentola” delle materie, con una drastica riduzione delle ore di didattica, ridotta, quando si fa, a mera lista di nozioni, nomi propri di elementi naturali e luoghi fisici da imparare a memoria. Ma la geografia – come sottolinea il bel volume “La Terra è rotonda”, pubblicato da Iperborea e il Post nella collana “Cose spiegate bene” – “è presente nella vita quotidiana di tutti e ‘saper stare al mondo’ significa innanzitutto conoscere gli spazi vicini e distanti e come influiscono sulle nostre vite, da quando ci svegliamo la mattina a quando raggiungiamo un luogo lontano, magari agli antipodi. Già, e cosa c’è agli antipodi?” (dalla Quarta).
Dai confini “strani” alle exclavi, dai freddi poli ai tunnel delle metropolitane, dalle distorsioni delle dimensioni reali nelle cartine geografiche all’ora esatta, da Google Maps alla geopolitica, ne “La Terra è rotonda” anche il lettore più esigente e lo studente più curioso potranno trovare risposta alle domande più ricorrenti su “cosa sta sopra la Terra” e sul rapporto, talvolta problematico, tra l’uomo e l’ambiente in cui vive (…scoprendo inoltre che “agli antipodi” non c’è affatto la Nuova Zelanda!).

Giorgio Gosetti – La qualità della vita lavorativa. Lineamenti per uno studio sociologico
FrancoAngeli, 2022, pp. 336, € 38

Quando si discute di lavoro, il focus viene posto quasi esclusivamente sull’aspetto economico-retributivo: se si guadagna bene è un buon lavoro. Tale approccio, senz’altro riduttivo, rischia di ingenerare equivoci che non favoriscono la comprensione delle dinamiche riguardanti le “persone al lavoro” e la qualità della loro vita lavorativa. In un contesto profondamente mutato rispetto a qualche decennio fa, che ha visto il proliferare di molteplici forme atipiche di lavoro, sempre più spesso sottopagato e precario, la ricerca di Giorgio Gosetti – professore di Sociologia del lavoro e Organizzazione dei servizi all’Università di Verona – presenta un originale modello di analisi di studio sociologico, ponendosi dal punto di vista delle persone che lavorano, consapevole che solo uno studio della qualità della vita lavorativa “aiuta a mantenere alta la soglia dell’attenzione critica rispetto a quanto sta avvenendo nel mondo del lavoro”.
Chiarito il quadro teorico di fondo, il modello viene illustrato nella sua strutturazione complessiva e, successivamente, approfondito in ciascuna delle dimensioni analitiche individuate; ne deriva un saggio “puntuale, approfondito e pure innovativo, come da diversi anni forse non accadeva in modo così diretto, aperto e coraggioso (scientificamente)” (dalla Presentazione di Michele La Rosa).

Martha C. Nussbaum – Giustizia per gli animali. La nostra responsabilità collettiva
Il Mulino, 2023, pp. 426, € 36

“Spero che i lettori di questo libro siano spinti, ognuno a modo suo, a compiere una scelta di giustizia e a diventare amanti della vita animale: con meraviglia, con compassione, con sdegno e con speranza”: è questo l’auspicio che chiude l’ultimo lavoro di Martha C. Nussbaum, filosofa americana e docente di Diritto ed etica presso la University of Chicago Law School.
Da sempre gli animali sono oggetto di riflessione filosofica: cosa li distingue dagli esseri umani? È moralmente giustificato infliggere sofferenza agli animali per soddisfare bisogni dell’uomo? Posseggono qualche forma di intelligenza?
Dopo aver ripercorso le principali teorie formulate sul rapporto uomo-animali, nella parte centrale del volume Nussbaum declina l’approccio che l’ha resa nota in tutto il mondo, quello delle “capacità”, agli animali, arrivando a sostenere che essi debbano essere titolari di diritti tutelabili giuridicamente. La questione etica è poi considerata con riferimento ai principali campi in cui le esistenze di uomini e animali si intrecciano, dando vita a questioni controverse come gli allevamenti intensivi, la sperimentazione sugli animali a fini medici, la distruzione degli habitat naturali, l’eccessiva antropizzazione delle aree naturali e l’uccisione degli animali.