Uno sguardo al fenomeno della microcriminalità organizzata giovanile e al diffuso panico morale nell’Italia contemporanea

    Nel 1971, il criminologo critico inglese di origine sudafricana Stanley Cohen, pubblicava “Folk Devils and Moral Panic”, un lavoro destinato a diventare un classico della disciplina. Lo studio verteva sugli avvenimenti che si verificarono, nel 1964, a Clacton on Sea. In questa località balneare dell’Essex, abituale ritrovo estivo delle classi medie inglesi, la polizia arrestò 100 giovani esponenti dei gruppi giovanili Mods e Rockers, di origine operaia, in seguito a scontri con la popolazione locale. Cohen, per spiegare l’accaduto, elaborò il concetto di amplificazione della devianza. Il pregiudizio della società inglese nei confronti di questi giovani, che, attraverso l’abbigliamento e la musica pop producevano una sub-cultura diversa dagli stili di vita convenzionali, si traduceva nell’applicazione dello stigma di devianti ai Mods e ai Rockers. Questi reagivano sviluppando un atteggiamento ostile nei confronti della società, dal quale scaturiva il sospetto da parte delle forze dell’ordine, che si facevano interpreti del panico morale diffuso nella parte mainstream della società inglese. Giornali, riviste, ma soprattutto radio e televisione, che in quegli anni stavano assumendo un ruolo sempre più centrale nella formazione dell’opinione pubblica, assecondarono il processo. In un contesto caratterizzato da questo tipo di tensione, il verificarsi di un evento critico anche di minori dimensioni, come una parola fuori posto, oppure un’incomprensione, per scatenare una situazione conflittuale e innescare la repressione delle forze di polizia. Una situazione analoga, nel Regno Unito, si sarebbe verificata anche nel 1981, quando la notizia falsa dell’omicidio di un giovane di origine afro-caraibica da parte della polizia scatenò la rivolta del quartiere londinese di Brixton, abitato in prevalenza da una popolazione di origine giamaicana o antillese.

    Vincenzo Scalia – Università degli Studi di Firenze