Il Friuli Venezia Giulia sebbene non sia una delle Regioni italiane più grandi per estensione
e numero di abitanti ha invero una posizione geografica ed una qualità di eventi che
dovrebbero portare a vagliare l’istituzione di un Reparto Mobile in sede con
determinazione. A queste latitudini insistono: Società sportive affermate in campionati
nazionali con corposo movimento di tifoserie locali e ospiti; un CPR stanziale che funziona
e che, anche nel recente, è stato oggetto di rivolte interne sempre contenute con grande
professionalità; Summit di rilevanza mondiale in cui, Capi di Stato e di Governo dei più
grandi paesi del mondo si incontrano nella più grande piazza europea affacciata sul mare
richiamando contestatori da ogni dove; manifestazioni spontanee dove cortei improvvisati
hanno raggiunto oltre le settemila unità sfilando per le vie del centro e sulle rive. Ancora, il
Friuli Venezia Giulia è la porta d’oriente che – in barba ai confini geopolitici della c.d.
“fortezza Europa” – richiama migliaia di profughi da ogni parte del mondo che scelgono la
rotta balcanica finalmente assurta alla stessa dignità degli sbarchi nel mediterraneo. Nel
pieno del freddo inverno (con 0° C e bora) queste anime erranti nel viaggio della
disperazione bussano alle nostre porte ogni giorno. Un flusso che senza soluzione di
continuità ha superato lo sbarramento climatico che normalmente in questi periodi
dell’anno azzerava gli ingressi e che fa presagire cosa accadrà in primavera. Infine, i
recenti conflitti nei paesi mediorientali hanno rintuzzato le grandi preoccupazioni per le
infiltrazioni di terroristi che hanno provocato la sospensione del trattato di libera
circolazione con la contestuale riattivazione dei controlli ai confini. Su questo punto è noto
il massiccio impegno degli aggregati che sta costando molto in termini economici creando
non pochi problemi gestionali posto il continuo avvicendarsi di reparti ed Uffici. Alla luce di
questi incontrovertibili dati oggettivi e del fatto che abbiamo continue e costanti richieste
del Reparto Mobile in sede, il SIULP FVG ritiene di combattere il nomadismo generale (che
costa) e prevedere un contingente stanziale del Reparto Mobile che possa sopperire alle
innumerevoli necessità quotidiane tese a garantire e contemperare il diritto di tutti i
consociati ad un quieto vivere e manifestare. Un Reparto operativo inquadrato di pronto
intervento e pronto impiego per le si prevedibili emergenze dettate dal CPR, dalla rotta
balcanica, dal deteriorarsi delle condizioni socioeconomiche che presto impatteranno sulla
società in cui, la forbice sempre più marcata tra ricchi e poveri prima o poi spingerà per
una redistribuzione per facta concludentia e richiederà sforzi enormi per garantire la civile
convivenza.
il Segretario Regionale
Fabrizio Maniago