È lapidario Bartolomeo Costantini, già procuratore militare della Repubblica a Verona, che stronca sul nascere ogni dubbio sul DNA antifascista della Carta costituzionale, nata proprio in opposizione al regime dittatoriale
Con una recente sentenza, la Corte di cassazione ha confermato per alcuni soggetti la responsabilità penale per compimento di manifestazioni usuali del disciolto partito fascista. Ma la giurisprudenza, sia di merito che di legittimità, è oscillante, poiché non sempre i giudici ravvisano quel “pericolo concreto”, necessario affinché sia configurabile la violazione della legge “Scelba”, attuativa della dodicesima disposizione transitoria e finale della Costituzione.
«L’uso della forza fisica, della violenza verbale e la plateale violazione dell’ordine legalmente dato di svolgere la commemorazione in uno specifico luogo e senza tenere comportamenti evocativi del disciolto partito fascista – scrivono gli Ermellini – determinano, secondo la logica valutazione dei giudici di merito, il concreto pericolo […] che l’ostentazione di quei gesti e simboli vietati sia in grado di diffondere e divulgare nella società l’idea fondante dell’ideologia fascista, così mettendo in pericolo l’ordinamento democratico. È proprio l’affiancamento tra l’ostentazione dei simboli, l’uso della forza e della violenza e il disprezzo per le autorità democratiche che determina, nella data circostanza, il concreto pericolo che l’ideologia fascista che le propugna trovi terreno fertile per riprendere forza e vigore per abbattere la società democratica» (Cass. n. 12049/2023).
Polizia e Democrazia ha chiesto al dott. Costantini di illustrare la normativa vigente e gli approdi della giurisprudenza più recente.
Bartolomeo Costantini è stato magistrato militare a Verona e, da ultimo, magistrato ordinario a Trento. Come procuratore militare della Repubblica di Verona ha istruito processi per le stragi consumate dalle truppe naziste ai danni dei civili dopo l’8 settembre 1943. Nel processo per gli omicidi commessi ai danni di internati nel Lager di Bolzano fra il 1944 e il 1945, ha portato a giudizio un graduato delle SS, ottenendone la condanna all’ergastolo e l’estradizione dal Canada.
Dott. Costantini, quale rilevanza ha l’antifascismo nella Costituzione italiana?
Il fascismo, nato e cresciuto con la violenza omicida, giunto al governo con un atto sovversivo tollerato dalle autorità, istituì ……
Michele Turazza