59 stese nel 2023. La Questura: «Strumento tipico e diffuso di manifestazione del conflitto per il controllo del territorio». Sparatorie e agguati di camorra mettono a rischio l’incolumità dei cittadini. Preoccupa la devianza minorile. I dati sulla criminalità
Continua a destare apprensione il fenomeno delle cosiddette “stese” in suolo partenopeo ovvero i colpi d’arma da fuoco esplosi a caso, da ragazzi che sfrecciano in sella a motorini con armi in pugno, in centri abitati, atti dimostrativi di forza criminale per spaventare gli avversari, costringendoli a stendersi a terra dal terrore, e per marcare il territorio. Si tratta di azioni violente e intimidatorie che da anni, ormai, mettono a rischio la sicurezza dei cittadini.
Il primo marzo scorso, intorno alle 19, vi sono stati spari in via delle Scuole Pie a Fuorigrotta, quartiere occidentale di Napoli, ad opera di persone a bordo di uno scooter. Verso le 3 del 15 febbraio scorso, si è verificata l’ennesima stesa di camorra a Napoli: nel quartiere Soccavo, in via Antonio Della Valle, un’esplosione di colpi calibro 7,62 verosimilmente attraverso un kalashnikov. Nella notte del 15 febbraio, una stesa a Casalnuovo di Napoli: raffiche di colpi di pistola contro una concessionaria di noleggio auto in via Filichito. Dieci giorni prima, un’altra stesa, stavolta nel quartiere orientale napoletano Barra, nella quarta traversa via Villa Bisignano.
Sono solo alcuni recenti episodi che sembrano confermare l’emergenza stese a Napoli e dintorni evidenziata, tra l’altro, anche nella……..
di Marco Scipolo