Ripercorriamo le tappe che portarono le fiamme gialle a divenire una forza armata dello Stato italiano, a un secolo dal regio decreto-legge del 14 giugno 1923

Si potrebbe parlare di bicentenario o, addirittura di tricentenario, se non si rischiasse di ingenerare confusione nei lettori. E sì, perché la polizia tributaria investigativa nacque nel 1923, ma con il regio decreto 95 del 18 gennaio, mentre la scuola ispettori e sovrintendenti venne prevista sei mesi dopo, dal regio decreto-legge 1281 che il 14 giugno sanzionò a tutti gli effetti l’appartenenza della Guardia di finanza alle Forze armate. Questo regio decreto rappresenta solo l’ultimo degli interventi normativi che, a tappe, portarono alla totale militarizzazione del Corpo.

I “soldati delle tasse”

La nascita della Guardia di finanza viene fatta risalire al 1° ottobre 1774, quando venne costituita la Legione Truppe Leggere per volere di Vittorio Amedeo III, Re di Sardegna. Fu il primo esempio in Italia di un corpo istituito per il servizio di vigilanza finanziaria ai confini, oltre che per la difesa militare. Compiuta l’unificazione, i vari Corpi di finanza dei cessati Stati italiani si fusero nel Corpo delle Guardie doganali, istituito nel 1862 quando furono emanati i provvedimenti necessari a garantire l’operatività delle Dogane, dei Dazi di consumo, delle Imposte di produzione, delle Manifatture dei tabacchi e delle saline.

La legge sulle guardie doganali (la 616 del 13 maggio) stabiliva che queste dipendevano dal ministero delle Finanze e facevano parte integrante della forza pubblica. In caso di guerra potevano essere mobilitate (art. 2) e, comunque, erano «obbligate di concorrere alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, a richiesta delle autorità competenti» (art. 5).

Il Corpo provvedeva ad inquadrare in un unico istituto tutte quelle forze che, negli Stati preunitari, si erano occupate dei compiti confinari, doganali e di controllo della fiscalità interna come, ad esempio la Guardia reale di finanza dei Ducati di Parma e Modena e la Real Guardia di finanza del Granducato di Toscana.

Al vertice del Corpo erano poste 28 divisioni doganali, ognuna …..

di Antonio Mazzei